Ritiro Internazionale di Meditazione Vipassana - località Piuzzo (AL) dal 21 al 27 agosto, Ven. Sayadaw Ashin Ottamasara
Cari amici, cari meditanti
l’Associazione Scarabeo di Novi Ligure (www.scarabeomindfulness.it) è lieta di invitarvi al Ritiro Internazionale di Meditazione Vipassana che si terrà in località Piuzzo (AL) dal 21 al 27 agosto, condotto del Ven. Monaco Birmano Sayadaw Ashin Ottamasara del centro Thabarwa in Birmania, in Italia in occasione del suo tour Europeo.
Da alcuni anni il Ven. Sayadaw Ashin Ottamasara viene invitato dai centri internazionali per dare discorsi di Dhamma e ritiri di meditazione in beneficio di coloro che non possono andare direttamente in Myanmar. Sayadaw sta così insegnando in Vietnam, Australia, UK, USA, Thailandia, Corea, e in Europa.
Sayadaw Ottamasara è il fondatore di più di 100 centri sparsi in tutto il mondo. Punto di partenza è stata la creazione il Thabarwa Meditation and Caring Centre in Thanlyin nel 2008, centro che è cresciuto fino ad ospitare attualmente oltre 3000 residenti tra temporanei e permanenti, di cui 700 tra Monaci e Monache. Stanno per aprire inoltre due nuovi centri (uno di 93 acri, e uno di 18 acri con una grande casa di due piani e mezzo) a Lake Elsinore, California, USA.
Lo spirito dei suoi Centri racchiude in pieno il grande cuore di questo straordinario Monaco che è stato recentemente paragonato a Madre Teresa di Calcutta. Luoghi nei quali chiunque senza distinzione alcuna, in salute o morente, può trovare amore, accoglienza materiale e spirituale.
Il centro sta diventando sempre più importante anche tra praticanti yoga e viaggiatori di tutto il mondo, e centinaia di stranieri vivono e fanno volontariato nel Thabarwa Meditation and Caring Centre tutto l’anno beneficiando nel fare buone opere di servizio osservando i precetti e praticando la meditazione Vipassana.
In agosto il Tour Europeo prevederà un’unica data italiana alla quale presenzieranno oltre al Venerabile Maestro anche altri tre Monaci e due Monache del monastero Birmano.
Il ritiro si terrà presso il “Rifugio Pineta – Casa per ferie, spiritualità, incontri”, adibito a ritiri, immerso nel verde sull’Appennino al confine tra Liguria e Piemonte, incorniciato nel meraviglioso paesaggio della Val Borbera a 1000 m. sul livello del mare. http://www.diocesitortona.it/Rifugio_Pineta/Benvenuto.html
Il ritiro sarà tenuto in lingua inglese con traduzione in italiano e prevede sessioni alternate di meditazione seduta e camminata, colloqui individuali e discorsi di Dhamma.
Vi invitiamo vivamente a cogliere questa straordinaria opportunità di pratica e approfondimento sul Dhamma. Sarà possibile iscriversi entro il 31 luglio, o fino esaurimento posti. Chiunque può partecipare, sia meditanti esperti che principianti.
Per info dettagliate, programma e contributo alla partecipazione potete scrivere a scarabeomindfulness@gmail.com
Che tutti gli esseri possano vivere in salute, pace e serenità!
Dear friends, dear meditators,
Scarabeo Association of Novi Ligure (www.scarabeomindfulness.it) is pleased to invite you to the International Retreat of Vipassana meditation that will be held in the locality Piuzzo (AL) from 21 to 27 August, managed by the Ven. Burmese monk Sayadaw Ashin Ottamasara of Thabarwa centre in Burma, in Italy on the occasion of its European tour.
For some years the Ven. Sayadaw Ashin Ottamasara is invited by international centres to give speeches of Dhamma and meditation retreats in the benefit of those who cannot go directly in Myanmar. Sayadaw is thus teaching in Vietnam, Australia, UK, USA, Thailand, Korea, and Europe.
Sayadaw Ottamasara is the founder of more than 100 centres around the world. The starting point was the creation of the Thabarwa Meditation and Caring Centre in Thanlyin in 2008, andcentre has grown up to arrive to have currently more than 3000 residents (700 between monks and nuns) between temporary and permanent. They are also opening two new centers (one of 93 acres, and one of 18 acres with a large two-story home) in Lake Elsinore, California, USA.
The spirit of its Centres encloses in full the great heart of this extraordinary monk who has recently been compared to Mother Teresa of Calcutta. Places where everyone without distinction, in health or dying, can find love and the material and spiritual acceptance.
The centre is becoming increasingly important even among people that practice yoga and travellers from all over the world, also hundreds of foreigners who live and volunteer in Thabarwa Meditation and Caring Centre throughout the year benefiting in doing good deeds observing the precepts and practising the Vipassana meditation.
In August the European Tour will provide a unique Italian date at which attend besides the Venerable Master, also three other monks and two nuns of the monastery of Burma.
The retreat will be held at the "Refugio Pineta – place for vacation, spirituality, meetings", adapted for retreats, immersed in the green on the Apennines to the border between Liguria and Piedmont, framed in the wonderful countryside of the Val Borbera at 1000 m. above sea level.
The retreat will be held in English with Italian translation and provides alternate sessions of sitting and walking meditation, individual interviews and Dhamma talks.
We invite you warmly to seize this great opportunity of practising and deepening on the Dhamma. You can subscribe by 31 July. Anyone can participate, both experts and beginners meditators.
For more information (program and contribution of participation you can write to Scarabeomindfulness@gmail.com
That all beings could live in peace, health and serenity!
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SCARABEO MINDFULNESS APS
Salita Ravazzano Santo N°5
15067 Novi Ligure AL
Cell. +39 3476977778
Il rituale della farfalla di luce - 29 giugno a partire dalle ore 19 - da Musang Am al sito della farfalla
Il rituale della farfalla di luce
Il tempio Musang Am
e
l'Associazione Arthena
Giovedì 29 giugno
ore 19 al tempio Loc. Monti San Lorenzo 26
invitano chiunque abbia piacere
ad unirsi in un incontro di spiritualità nella natura.
Seguira' una processione con tamburi e mantra a partire dalle 19:45 in prossimità
dalla chiesa romanica.
Meditazione musica e mantra durante l'intera manifestazione.
Siete tutti invitati.
Grazie.
Info 3927498954
Ritiro breve 18 giugno
PROGRAMMA DEL TEMPIO
In particolare il 18 giugno il tema della giornata sono i jhana buddisti: jhana samatha e jhana vipassana. Differenze e significati.
Dalle 9 alle 17.
Chiarimenti su un tema su cui tutt'ora non v'è molta chiarezza.
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SACRA RAPPRESENTAZIONE AL PARCO DI VILLA SHELLEY - 13 LUGLIO ORE 18,30 - SAN TERENZO - LERICI
Elisa e le allieve dell' a.s.d. il cigno magico
Grazie all'invito della associazione Sala CarGià di San Terenzo avremo prossimamente l'occasione di replicare l'evento che già è stato più volte rappresentato, sia a Tellaro che a Pisa.
Questa volta, però, avrà un sapore più "ufficiale" grazie alla partecipazione di rappresentanti dell'UBI, Unione buddhista italiana, che rappresentano il cuore del buddismo in Italia, legando i centri che ne fanno parte con progetti comuni di diffusione del Dharma, insegnamento buddista, ma anche creando progetti di aiuto concreto rivolto al sociale, dove si manifestino necessità di intervento, utilizzando fondi che provengono dall'8x1000 nei modi previsti dalla legge sull'intesa.
Saremo quindi in una location prestigiosa, villa Shelley, il parco adiacente. Qui la coppia Shelley visse per alcuni mesi:
SHELLEY: “Cosa è dunque la vita?” (dopo il tragico naufragio, sul suo scrittoio furono trovati gli ultimi versi del suo poema che dicevano: “Cosa è dunque la vita?”)
Lokanatha: il primo monaco buddhista italiano - Raccolta di vari testi in italiano(clicca sulle immagini per far scorrere)
Il venerabile Lokanatha (monaco buddista italiano)
Volevo raccontarvi la storia di un italiano famoso nel mondo buddista che di cui ho avuto notizia durante le conversazioni con il mio amico monaco.
Vi riporto di seguito un articolo trovato in internet a riguardo.
LOKANATHA
Salvatore Cioffi (1897- 1966)
Doloroso è continuare a rinascere. Ma ora ti ho trovato, costruttore, e non ricostruirai mai più questa mia dimora. La trave di colmo è spezzata, le travi sono rotte. Ogni desiderio è estinto e la mente riposa nel nirvana.
Il Dhammapada (versi 153-154)
Durante i miei cinque anni passati in Asia a contatto con la gente, il diverso modo di vivere, le molteplici religioni e fedi di quei lontani ed affascinanti paesi, avevo sentito parlare di un connazionale che scelse il Buddhismo come cammino spirituale e che, col passar del tempo, diventò un “santo” di quella fede: il Venerabile Lokanatha alias Salvatore Cioffi.
Dopo qualche non facile ricerca ho potuto ricostruire la vita ed il percorso di fede di questo personaggio che, dalla natia Napoli e dall’ambiente americano dove era cresciuto, approdò al mondo asiatico e al Buddhismo. Le informazioni che ho raccolto, grazie anche all’aiuto del pronipote Michael Cioffi, non sono del tutto complete, specie per quanto riguarda il cammino personale e spirituale: alcuni dei suoi scritti in lingua birmana non sono ancora stati tradotti nelle lingue occidentali, altri sono andati perduti durante un’alluvione. Inoltre, molte delle persone che lo conobbero non sono più tra noi. Ciò nonostante sono lieto di poter presentare ai lettori de “l’Ideale” la figura di questo interessante protagonista di un viaggio all’interno dell’uomo nell’ottica del Buddhismo Theravada.
Salvatore Cioffi – Il Venerabile Lokanatha
Salvatore Cioffi nacque a Napoli nel 1897 da una numerosa famiglia che, date le difficoltà economiche esistenti a quell’epoca nel nostro paese, come tanti connazionali decise di emigrare altrove alla ricerca di migliori condizioni di vita. Salvatore giunse quindi a New York nel 1900, a soli tre anni.
Della sua gioventù abbiamo solo scarne informazioni. Sappiamo che visse e studiò a Brooklyn, tradizionale luogo di concentrazione di buona parte degli immigrati italiani e, diplomatosi, entrò alla New York University. Ottenuto il “Bachelor degree” in scienze nel 1922, collaborò con il Cooper Institute e intraprese ricerche nel campo medico-biologico presso la Rockefeller University.
Non abbiamo un suo diario spirituale che ci possa far capire quale particolare aspetto della vita l’abbia avvicinato al Buddhismo. Possiamo solo immaginare che nei suoi studi e nelle sue ricerche sia stato particolarmente colpito dalla sofferenza umana. Come visto all’inizio, il Buddhismo si è specificatamente concentrato su quest’aspetto e sulla possibilità di vincere desiderio e bramosia, cause del dolore, sia fisico sia morale. Nella sua ricerca in questo campo un libro della biblioteca universitaria attirò la sua attenzione: una traduzione in inglese del Dhammapada, una raccolta in versi del pensiero del Buddha, il libro più amato dal canone Buddista. Il pronipote, Michael Cioffi, in una sua recente corrispondenza, mi ha confidato che dai pochi scritti di Salvatore in suo possesso si può rintracciare qualche elemento sul perché questa lettura lo colpì così fortemente: aveva una mente scientifica ed era alla ricerca di una comprensione della realtà scevra da dogmi o rivelazioni. Il Buddhismo, con il suo percorso, lo poteva stimolare in un campo dove la sperimentazione anche intima era possibile senza dover accettare verità trascendenti.
La razionalità e la sofferenza spirituale più che la semplice curiosità, lo spinse nel 1925 a conoscere più da vicino il mondo buddista. Così abbandò la vita civile, con grande disappunto della famiglia che non condivideva le sue scelte: uno dei suoi fratelli era diventato gesuita e, ovviamente, la delusione sua e di tutto il gruppo familiare, di solide tradizione cattoliche, fu enorme. Salvatore seguì tuttavia la sua strada: si recò in alcuni paesi dell’Asia e, giunto in quella che allora era la Birmania, entrò in un monastero per avvicinarsi di più a quella scintilla che l’aveva colpito. Fu lì che iniziò il suo percorso sulla strada del “risveglio”.
Divenuto monaco buddista, nel suo indirizzo Theravada, decise di aprirsi al mondo per far conoscere la via che aveva intrapreso e le risposte che stava cercando e che in parte aveva trovato. Con l’ordinazione monacale Salvatore assunse il nome di Lokanatha. Nella lingua pali (derivata dal sanscrito) “Loka” significa mondo mentre “natha” significa protettore, rifugio, o … salvatore: sicuramente scelto perché simile al suo nome originale.
Un lungo viaggio in Europa, Medio Oriente e Asia lo mise di fronte ad una realtà: il Buddhismo non era molto conosciuto e lui stesso aveva bisogno di meditare ancora, aveva cioè bisogno di raccoglimento mentale per cogliere la vera natura delle cose in una visione profonda. Scelse quindi una vita ascetica tra monasteri, montagne, caverne e luoghi di silenzio. Mancando la sua testimonianza diretta possiamo solo immaginare che fu proprio qui che approfondì la ricerca del significato di dolore, di desiderio, di lento ed inesorabile fluire dell’impermanenza della realtà (aniccā), qui rivisitò criticamente tutto il percorso intrapreso e il significato intimo del “risveglio”. Il suo distacco dalla vita tradizionale lo portò a raggiungere un controllo sempre più completo del proprio corpo: insensibile alla fame e al freddo, dormiva seduto, si concentrava nel mondo spirituale, ricercava nella profondità della coscienza la vita oltre la materia.
Spiritualmente più forte, dal 1933 fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, compì diversi viaggi per insegnare la via della ricerca e del risveglio interiore.
Durante la guerra venne internato dalle autorità britanniche prima in Birmania e poi, con l’arrivo dei giapponesi, in un campo di prigionia vicino Patna, nello stato indiano di Bihar sulla sponda meridionale del fiume Gange, proprio dove Siddhārtha Gautama divenne il Buddha. Secondo la versione ufficiale, la prigionia era causata dalla sua nazionalità italiana, paese belligerante contro le forze alleate. Dal momento però che sì, era nato italiano, ma che era americano per naturalizzazione ed estrazione, certamente la vera causa risiedeva nella sua forte amicizia con il birmano U Wisara, patriota anticolonialista che morì in carcere durante uno sciopero della fame. In ogni caso non ci risulta ci fu alcuna protesta da parte del governo americano che, anch’esso seguendo simili criteri, rinchiuse intere famiglie di cittadini americani di origine italiana o giapponese, donne e bambini compresi, nei campi di concentramento di Lake, Minidoka, Manzanar (California), etc. etc.
Terminata la guerra Salvatore, oramai a tutti noto come il Venerabile Lokanatha, tornò a Mandalay, in Birmania, dove fondò l’ ”Opera Buddista all’Estero” con la quale si propose di diffondere il Buddhismo. In questo suo intento manifestò tutta la sua tempra instancabile: scrisse diversi lavori, fra cui il libro “Girdling the Globe with Truth” (Avvolgendo il mondo con la verità) e “The Truth in Light” (La verità nella luce) che ottennero immediato successo; intraprese una serie di viaggi missionari che lo portano in giro per l’Asia, per l’America Settentrionale e per l’Europa; promosse una raccolta fondi per finanziare ulteriori missioni e promuovere la pace che, nonostante la guerra fosse finita, sembrava (e ahimé sembra ancor oggi) una parola vuota di significati reali.
I suoi viaggi portarono momenti di grande soddisfazione, con generose offerte di denaro che aiutarono la sua opera missionaria, ed episodi di profonda tristezza quali il rifiuto da parte delle autorità cattoliche ad un suo incontro con il Papa: l’ecumenismo, nel rispetto delle reciproche differenze, in quegli anni era ancora molto lontano.
Gli anni cinquanta vedono Lokanatha sempre più impegnato nella sua missione: è praticamente un leader indiscusso del Buddhismo mondiale con monaci da dirigere e monasteri e pagode da gestire. Alternando momenti di studio e meditazione a momenti dedicati all’ espansione del Buddhismo, si recò a Ceylon (l’attuale Sri Lanka) dove, nel maggio 1950, partecipò ai lavori della Prima Conferenza del “World Fellowship of Buddhists”, il primo Congresso Mondiale degli Amici del Buddhismo. Di ritorno a Mandalay, nel 1951 innanzò per la prima volta la prima Bandiera del Mondo Buddista.
Il Venerabile Lokanatha trascorse gli anni successivi fra preghiere e meditazioni, viaggi nei vari paesi asiatici, conferenze e congressi: nel 1954 si recò a Rangoon (l’attuale Yangon) per un’altra conferenza del Congresso Mondiale degli Amici del Buddhismo; nel 1956 viaggiò nel subcontinente indiano; ovunque si impegnò nella diffusione del Buddhismo come ricerca personale e come strumento di pace. In questo periodo rinsaldò la sua amicizia, nata qualche anno prima, con alcune grandi personalità, poi divenute anch’esse buddiste, quali il Dr. Bhimrao Ramji Ambedkar, uno dei padri della Costituzione Indiana che combatteva il sistema delle caste; e il Dr. R. L. Soni pensatore e scrittore, autore di un commentario sui “The Maha Mangala Sutta” [I Grandi Discorsi di Benedizione] e di “The only way to deliverance” [La sola via per la liberazione].
Negli anni 60 il Venerabile Lokanatha fu molto occupato nella programmazione di un viaggio che lo doveva portare praticamente in tutte le capitali del mondo, fra il 1963 e il 1965. Subentrarono però alcune difficoltà, fra cui anche una serie di forti emicranie e il suo viaggio venne rimandato. Col passare del tempo i suoi dolori di testa aumentarono e gli venne diagnosticato un cancro al cervello che lo portò alla tomba il 25 maggio 1966. Le ceneri del Venerabile Lokanatha, pianto da amici e discepoli, furono portate a Maymyo (una cittadina a pochi chilometri da Madalay) e da qui nel monastero di Shwezigon dove sono ancora oggi oggetto di visite e venerazione.
La letteratura, i tratti biografici esistenti a tutt’oggi e le sue opere, ancora in parte sconosciute al pubblico occidentale, non ci permettono di valutare appieno la strada che Salvatore-Lokanatha decise di intraprendere. Possiamo solo formulare qualche ipotesi tentando di immedesimarci nel suo personaggio. L’esperienza del dolore è sicuramente stata causa e motivazione fondamentale della sua ricerca interiore. La meditazione e il non facile percorso per uscire dall’intimo egoistico “io”, hanno dato a lui (e a tutti quelli che si incamminano per la stessa strada) la possibilità di superare la prigionia del corpo. Prova di questo suo impegno furono sia la sua rinuncia al cibo, ai piaceri del corpo e al riposo (almeno come viene inteso in occidente), sia la sua grande concentrazione meditativa.
Molte sono le vie che conducono alla cima della montagna e molti sono i fiori che si incontrano lungo il percorso. Seguendo gli insegnamenti del Buddha, nella ricerca di trasmettere la ricchezza delle sue esperienze, nessuna forzatura esisteva nel suo proselitismo. La sua persona, in risposta ad un richiamo intimo ed urgente, ha arricchito i fianchi della montagna sia che la sua anima sia ancora in cammino, sia che abbia avuto la forza di raggiungere la pienezza del risveglio.
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I video del vesak
Vesak a MusangAm
Domenica si è celebrato il Natale buddhista (l’anniversario della nascita del Buddha) al monastero di Musang An ai Monti di San Lorenzo nelle alture di Lerici. I tre monaci che soggiornano nel Monastero (più altri due monaci ospiti, di cui un coreano) hanno tenuto una cerimonia la mattina e un pomeriggio culturale con musica e canti alla presenza di un gruppo di ospiti, gente comune e praticanti di buddismo.
Dapprima venti minuti di meditazione e canti nella “cappella”, poi la benedizione con l’acqua della statua del Buddha nel giardino mentre ognuno poteva esprimere un desiderio. Tutto si è svolto nella pace assoluta nell'eremo in mezzo al bosco dove si sprigiona un’energia vitale.
ELISA e LUCE
Quindi si è passati ad un pranzo spartano vegetariano in cui ognuno ha portato qualcosa per poi passare a canti e letture, anche in latino, tenute da Angelo Tonelli, il poliedrico filosofo amico del Tempio. E’ intervenuto anche il sindaco Leonardo Paoletti (il primo sindaco a far visita al Monastero) che ha assicurato il suo sostegno ai monaci che vivono di offerte.
Ogni domenica dalle 16 alle 18 è possibile intrattenersi coi monaci nella meditazione e una volta al mese vengono organizzati incontri di gruppo. Val la pena scoprire la nostra oasi nel bosco dove si respira un’atmosfera di pace immersi nella natura.
si ringraziano: il Sindaco di Lerici Leonardo Paoletti, i monaci Taeri, Seiun e Ilak sunim, Stefano Giusti per le foto, Daniele Dubini e Samwel per la musica, Simona Pardini e Sondra Coggio per le pubblicazioni.
SITO ITALIA BUDDHISTA
Una news:
Italia Buddhista è un luogo virtuale di dialogo tra i religiosi buddhisti e il pubblico.
Vi possono aderire i religiosi italiani e stranieri appartenenti al Sangha ordinato di ogni tradizione buddhista presente sul territorio nazionale, che intendano dare il proprio contributo di esperienza e di conoscenza, rispondendo ai quesiti sulla dottrina e sui modi con cui le differenti Scuole aiutano ad affrontare le situazioni della vita quotidiana da un punto di vista buddhista.
Italia Buddhista non rappresenta nessuna Istituzione: è dunque un punto di libera osservazione orientato sui fatti e sulle notizie che riguardano tutti gli aspetti del sociale, ed ha lo scopo di fornire le riflessioni di religiosi, monaci e monache, incentrate sulla via spirituale indicata dal Risvegliato, per consentire agli esseri di liberarsi dalla sofferenza, trasformando la propria mente ed affrontando le circostanze con serenità e consapevolezza.
Chi intende porre un quesito, deve postare la propria domanda sulla apposita pagina Facebook.
I religiosi iscritti nel registro di Italia Buddhista, lette le domande, scelgono autonomamente di rispondere. Le riflessioni dei religiosi che rispondono verranno formulate entro pochi giorni e saranno concise, non superando le 1500 battute dattiloscritte. Gli interventi riporteranno in fondo al testo, la firma dell’autore e la Tradizione di appartenenza. Per evitare interminabili scambi di corrispondenza non è consentito il dibattito.
Tutte le domande e le risposte che compariranno su FB saranno archiviate e disponibili sul sito www.italiabuddhista.org
Un uso improprio di questa piattaforma che non sia coerente con l’amorevole gentilezza e il rispetto dell’altro, sarà censurato dagli amministratori fino all’eliminazione dei commenti sconvenienti e alla rimozione degli utenti che li hanno espressi. Gli amministratori potranno intervenire con gli strumenti in loro possesso al fine di garantire una serena condivisione.
Gli appartenenti al Sangha ordinato che desiderano rispondere ai post della pagina facebook di Italia Buddhista, sono pregati di inviare richiesta alla sottostante e-mail :
italiabuddhista@gmail.com
Vesak a Musang Am - Domenica 30 Aprile 2017 - 2561 epoca Buddha
FESTA DEL BUDDHA
a M U S A N G A M
DOMENICA 30 APRILE 2561 E.B. (2017 D.C.)
Durante la festa di Vesak, (nascita e illuminazione) del Buddha Shākyamuni,si svolgeranno le seguenti pratiche:
- ore 10:00 canti religiosi, MEDITAZIONE e offerta del cibo ai monaci
- ore 12:30 pranzo
- ore 14:00 bagno alla statua del Buddha-bambino, meditazione
- ore 15:00 – 17:00 PROGRAMMA CULTURALE
musiche, favole, letture
tè, dolci, biscotti
Chi vuole può portare offerte al Buddha-bambino e al Tempio (candele, fiori, pasticcini, bevande fresche, cibi vegetariani ...)
Ma si può, anzi siete invitati a partecipare attivamente alla parte culturale: quindi se avete qualcosa di vostro da portare, canti, letture, musiche, o qualcosa che volete semplicemente offrire in condivisione, portatelo !!!!!!
G R A Z I E A T U T T I
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Sŏgamoni-bul!
Shākyamuni Buddha!
Namo tassa bhagavato arahato sammāsambuddhassa!
Attenzione: parcheggio auto in modo tale che le autovetture parcheggiate non intralcino la regolare viabilità !
(potete parcheggiare negli angoli laterali della strada Monti San Lorenzo anche 200-300 metri dal Tempio)
sede dell'associazione "Comunità Bodhidharma"
MONTI SAN LORENZO 26
LERICI (SP)
Tel: 0187 988611 / 339 7262753 / 392 7498954
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Giornata di Karma yoga - Lavori in consapevolezza
Oggi al tempio abbiamo avuto una intensa giornata di lavori in consapevolezza: principalmente dedicata a far legna nei boschi, ma anche altri lavori all'interno del tempio. Si ringraziano Pietro Lombardi, Carlo Alberto, Irak sunim. Cliccando sulla foto si fanno scorrere le altre.
Sacra rappresentazione a Pisa - 2 aprile ore 18 -
Tempio buddista Musang Am Associazione Culturale Arthena
DOMENICA 2 aprile ore 18,00
Sala Vola - Via Lenin 132 f2, San Giuliano Terme
P I S A
Rappresentazione sacra
La via del Buddha
Durante l’evento sono previste meditazioni sedute, camminate, mantra e danze a cui possono associarsi tutti i presenti.
Ingresso libero, gradita offerta
Ven Tae Hye Sunim - Ven. Kusalananda Sunim – (MONACI BUDDISTI) Daniele Dubbini (bansuri, hang) - Angelo Tonelli, Voce recitante - Elisa Coselli, danza - IL PUBBLICO !!!!!!!!
Meditazione - iniziano gli incontri a La Spezia dal 13 marzo ore 18-19,30
Gli incontri sono aperti a tutti, anche a chi non conosce nessuna forma di meditazione. Chi potesse potrebbe portare un cuscino.
Offerta minima euro 5 ad incontro.
Dalle 18 alle 19.30: per info potete chiamare il tempio 0187 988611 oppure i monaci TaeHye sunim
339 7262753 - Kusalananda 392 7498954
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CERIMONIA DI CAPODANNO TEMPIO VIETNAMITA DI PADOVA - 21/22 GENNAIO 2017
Alcune immagini del cerimoniale di capodanno al tempio buddista vietnamita di Padova, a cui hanno presenziato i Ven. Tae Hye e Taeri sunim e il laico Mingalamitra.
Qui sotto altre immagini sempre da Padova, ma relative al nuovo tempio cingalese del Ven.Pyadassi.
Cerimonia di fine anno 2016 inizio 2017
DANA SRILANKESE: una giornata splendida e un sentito ringraziamento
Stiamo parlando della comunità srilankese Buddhist International di Milano che come ogni anno rinnova la sua visita al nostro tempio: quest'anno ancor più partecipata, trattandosi di un gruppo di circa 120 persone arrivate per offrire ogni genere di cose, dal cibo a oggetti di uso quotidiano, vestiti, coperte, materiali per stampare, seggiole, carriola e altro, in quantità veramente cospicua. Accompagnati dal ven. Vipulasiri Mahathero.
Un sentito ringraziamento anche a: Piero, Janet, Egizia, Tommaso, che si sono prodigati a partire da sabato per preparare al meglio questa giornata.
Qui sotto foto dell'evento.
IL VIAGGIO IN FINLANDIA DEI VEN. TAE HYE E TAERI SUNIM - RITIRI ED ALTRO
Il ritiro di 5 giorni: organizzato dalla Comunità Bodhidharma di Helsinki. Le guide spirituali: Tae Hye e Taeri sunim.
IL ritiro e la cerimonia della presa dei voti del bodhisattva: Mikko, Jarkko, Ari, Arya, Erik.
Un ritiro sciamanico.
Un ringraziamento sentito alla Comunità Bodhidharma finlandese per il costante e generoso supporto al tempio Musangam di Lerici, ai monaci residenti e alla associazione di volontariato Karunaonlus.
MEDITAZIONE A FIRENZE - Tempio Samadhi Vihara - Prossimo incontro 20 agosto ore 17,00
RAPPRESENTAZIONE SACRA A TELLARO
Tempio buddista Musang Am
Associazione Culturale Arthena
Sabato 17 luglio ore 21,00 Tellaro Oratorio 'n Selaà
Rappresentazione sacra
La via del Buddha
Meditazione, letture, musica e danza finale con coinvolgimento del pubblico.
Questa prima rappresentazione ha avuto un buonissimo esito, avevamo un pubblico piuttosto numeroso, circa 60 persone, e i commenti sono stati molto incoraggianti. C'erano anche turisti stranieri. Durante la manifestazione la meditazione sia seduta che camminata è stata molto coinvolgente: a detta di molti il tempo sembrava essersi fermato.
Azzeccate le scelte dei testi letti e l'abbinamento con la musica e la danza. Questo il programma:
PROLOGO
Entrata: solo Mantra OM MANI PADME HUM
Mantra strumentale - MUSICA e mantra OM AH HUM
PRIMA PARTE
LETTURA: Lasciar andare la sofferenza (Mahaghosananda)
MEDITAZIONE - Istruzioni meditazione - MUSICA e mantra OM AH HUM –
SECONDA PARTE
LETTURA: Krishnamurti - MEDITAZIONE camminata in silenzio - MUSICA
TERZA PARTE
LETTURA: Inter-essere (Thich Nhat Hanh) -
MEDITAZIONE seduta - MUSICA
QUARTA PARTE
LETTURA: Illuminazione (Thich Nhat Hanh) - MEDITAZIONE camminata
Sutra del cuore coreano (recitazione) (Tae Hye sunim) - Angelo – LATINO - Sonia – INGLESE - Kusalananda – ITALIANO - Mantra – GATE GATE PARAGATE, PARASAMGATE, BODHISVAHA
FINALE MUSICALE e DANZATO
OFFERTE a sostegno del tempio Musang Am e dell'Ass. Arthena
Ven Tae Hye Sunim - Ven. Kusalananda Sunim – (MONACI BUDDISTI) Daniele Dubbini (bansuri, hang) – Kusalananda (pianoforte) Angelo Tonelli, Voce recitante - Sonia Pendola, Voce recitante - Elisa Coselli, danza - IL PUBBLICO !!!!!!!
Il viaggio in Korea di tae Hye e Taeri sunim
Questa foto é stata fatta ieri sera al tempio Kwaneumsa, Kwangju. Taehye sunim ha fatto un discorso di dharma e i praticanti hanno prima recitato il mantra della compassione (Shinmyo jangu dae darani) 33 volte.